Se hai le 500 lire bimetalliche sei ricco sfondato: ecco il valore

Ricordi le 500 lire bimetalliche? Ovvero quelle monete che avevano il cerchio argentato fuori e il centro dorato? Erano praticamente ovunque negli anni ’80-’90, ma oggi sono molto più di un ricordo nostalgico. Per alcuni collezionisti, quelle monete sono diventate un vero e proprio tesoro. Magari hai ancora qualche salvadanaio che contiene qualcuna.

Prova a controllare e, se ne trovi qualche pezzo in buone condizioni, forse è la volta buona per fare soldi, veri e ricchi di interessi. Ogni moneta tuttavia racconta una storia, e alcune di queste possono essere molto più preziose di quello che immagini. Vediamo allora cosa rende le 500 lire bimetalliche così speciali e come capire se hai tra le mani una di quelle che potrebbero farti davvero felice.

Un piccolo tuffo nel passato per conoscere meglio le 500 lire bimetalliche

Introdotte nel 1982, all’epoca erano davvero qualcosa di rivoluzionario. Fu infatti la prima moneta al mondo a essere realizzata con due materiali diversi: il bordo argentato era fatto con cupronickel, mentre il nucleo dorato era in bronzital. Questo mix non era solo bello da vedere, ma serviva anche a rendere le monete più difficili da falsificare.

In pochi anni le 500 lire bimetalliche sono diventate uno dei simboli del nostro portafoglio. Hanno accompagnato intere generazioni, almeno fino al 2002 quando sono andate lentamente in pensione lasciando spazio all’euro e a un’altra moneta che in tal senso ha le stesse caratteristiche: la moneta da 2 euro. Oggi queste 500 lire bimetalliche continuano a vivere nei ricordi di chi ha amato la moneta italiana, e i collezionisti che fanno davvero incetta, essendo una moneta ricca di particolari. n

Perché alcune monete da 500 lire valgono una fortuna?

Non tutte le 500 lire bimetalliche valgono tanto. Alcune sono così costose perché presentano dei dettagli e sono legate a dei fattori speciali, in grado di far aumentare notevolmente il valore di questa moneta, in contesti davvero eccezionali. Insomma, siamo alla presenza di prezzi e costi incredibili e sensazionali, senza pari e senza paragoni. Ecco quali sono i particolari da attenzionare:

  • errori di conio, come disallineamenti tra il nucleo e il bordo o lettere sbagliate: un esempio la moneta da 500 lire del 1987, che può valere anche più di 1.000 euro
  • valuta l’anno di conio, come quella del 1993, che resta la più ambita dai collezionisti
  • tiratura, in base cioè a quante ne sono state coniate in relazione all’anno di riferimento

Se pensi di avere una 500 lire bimetallica rara, è importante venderla nel posto giusto. Sicurezza assodata la dà un negozio di numismatica; ma anche le aste online, specie se riconosciute dalla legge, possono permetterti di venderla a cifre importanti, dopo aver dato per assodato che si tratti di una moneta rara e ricca di prestigio e valore.

Le 500 bimetalliche non sono solo un ricordo del passato, ma rappresentano anche un’opportunità per chi le possiede. Magari hai una di quelle rare e non lo sai ancora! Quindi, affidati a chi può aiutarti a dare un nome e un valore a queste monete, prima di recarti da un rivenditore dove lasciare la tua moneta rara.

Lascia un commento