Il termine di lavoratore freelance è oramai molto diffuso ma accorpa anche così tante tipologie di lavoratore e mestieri collegati che spesso non è facile identificarlo in modo preciso, a pensarci sono anche le categorizzazioni e le normative che proprio in questo ambito sempre più “rapido” ed “elastico” dal punto di vista professionale, come anche nuove regole.
In termine “internazionale” il lavoratore freelance è associabile al nostro termine italiano di libero professionista ma in realtà esiste una forma di sotto divisione di questo termine: per freelance non si definisce in molti casi colui che è semplicemente indipendente (ad esempio munito di una forma di partita IVA o regime forfettario di sorta) ma un lavoratore autonomo che opera per vari clienti o datori di lavoro
Freelance cosa significa?
Con la digitalizzazione e concetti come lo smart working molto divisivi ma comunque maggiormente presenti come argomenti basilari, il concetto di lavoratore autonomo e quindi anche freelance ha portato ad un continuo rinnovamento tra le regolamentazioni, questo significa “paletti” ma anche potenziali possibilità di essere parte della categoria in modo agevole.
Un esempio è lo sviluppo del regime forfettario per gli autonomi che per incentivare la loro presenza, sono stati aumentati i limiti legati ai redditi massimi annui, al tempo stesso sono divenute obbligatorie alcune disposizioni digitali in merito di fatturazione. Ma ci sono anche alcune nuove normative legate proprio ai lavoratori freelance già menzionate in legge di bilancio.
Cosa cambia
Naturalmente rientrano nei potenziali freelance figure come alcune forme di commercianti e professionisti: chi entra a far parte del contesto dei freelance nel 2025 potrà essere possibile effettuare una richiesta relativa, se il titolare effettua una registrazione presso le gestioni speciali autonome può essere ottenuta una riduzione contributiva fino al 50 % per 36 mesi.
- E’ anche stata sensibilmente aumentata la soglia dei ricavi e compensi rispettivamente a 85 mila euro annui
- La soglia dei redditi è stata aumentata da 30 mila a 35 mila euro
Al tempo stesso sono aumentati, e non solo per i freelance (ma è una categoria particolarmente facile da attenzionare da parte dello stato) tutti i controlli relativi alle spese, in particolare quelle legate alle spese detraibili che devono essere possibilmente sempre realizzate in metodi tracciabili, ancora meglio se non qualsiasi forma di pagamento digitale.
In tutti i casi l’attuale esecutivo non intende cambiare molto in termini di regolamentazione del contesto del lavoro autonomo che è ancora più differenziato e quindi diversificato oltre che “da incentivare” da parte dell’esercutivo. Da anni infatti identifica una categoria di lavoratori già molto influente ma che è aumentata in modo importante.