La sterlina britannica è ancora oggi una delle forme di moneta più amate in senso generale, sia economico che collezionistico, anche in virtù di una ottima presenza sul contesto numismatico, dove anche esemplari che non sono così “antichi” possono arrivare ad un valore molto elevato, se si tratta di elementi molto rari e ricercati nel contesto collezionistico.
Anche una moneta del 1995 infatti può risultare assolutamente interessante perchè di forme di sterlina ne esistono e ne sono esistite in tante versioni e tipologie, ad esempio quelle dalla tiratura limitata oppure concepite per essere già di valore elevato, come quelle d’oro. La sterlina infatti è tra le poche valute moderne che mantiene una tiratura “parallela” di monete d’oro. Quanto vale?
Sterline di valore
Emissione impiegata da secoli, la sterlina viene per l’appunto coniata anche in oro “quasi puro” in una caratura di ben 22 carati in emissioni numerate e quindi a numero chiuso, seppur in vari ambiti della storia delle isole britanniche, la loro produzione sia stata arrestata più volte, per motivi legati alle ragioni più disparate, ad esempio sostituite da altre.
Ma anche, ad esempio, in virtù dell’uscita da parte del Regno Unito, dal sistema aureo, cosa avvenuta dopo la prima guerra mondiale, contesto che ha portato poi la nuova coniatura di nuove monete d’oro di questo tipo ad essere sviluppata a partire dagli anni 50, per questo motivo molte monete dello scorso secolo recano il volto di Elisabetta II.
Le sterline del 1995 quanto valgono
Il volto della storica regina britannica, la forma di sovrano sicuramente dalla longevità più alta della storia del Regno Unito con oltre 70 anni di regno è presente anche su queste monete d’oro datate 1995, quindi oramai circa 30 anni fa. Dagli anni 80 in poi la zecca reale ha realizzato anche delle varianti specifiche per collezionisti conosciute come a fondo specchio, ossia proof.
- Un esemplare di sterlina in argento del 1995 vale circa 40 euro
- Una in oro, quindi la sovrana d’oro del 1995, recante il volto di Elisabetta II su uno dei due lati vale mediamente tra i 600 fino a 1000 euro se in condizioni perfette
In questo caso le varianti proof sono ancora più rare, ed oggi sono rivendute anche sul mercato dell’usato a cifre ancora superiori e non di poco, in quanto meno di 8000 esemplari sono stati coniati in questo specifico anno. Come molte altre monete di questo tipo, sull’altro lato è presente una raffigurazione di San Giorgio che uccide il drago.
La versione proof, quindi quella a fondo specchio viene valutata fino a 2600 euro se in condizioni perfette quindi mai rimossa dal proprio astuccio originale. Si tratta naturalmente di esemplari che pur avendo un valore facciale sono spesso considerate dei “mini lingotti” e dal valore sia legato al contenuto in oro che soprattutto di tipo spiccatamente numismatico.