Vecchie banconote da 10 euro: ecco quanto valgono

Le vecchie banconote da 10 euro possono essere identificate come oggetti dal valore collezionistico ma anche monetario decisamente interessante, condizione che porterà il valore di quelle tenute “meglio” dal punto di vista della conservazione effettiva soprattutto quando anche l’attuale serie attiva sarà sostituita dalla terza di serie, in arrivo in pochi anni.

Le vecchie banconote da 10 euro però non hanno già da oggi lo stesso valore e potranno essere senz’altro impiegate come oggetti di vendita ad un valore anche molto più alto di quello facciale. Essendo valuta in corso di valore infatti identifica qualcosa di estremamente attivo e che dal punto di vista effettivo vale e varrà sempre 10 euro. Quanto possiamo guadagnarci?

Pezzi comuni

E’ stata da sempre una delle forme di banconota dal maggior successo effettivo, quella da 10 euro, piazzata a metà esatta tra quella più piccola della carta moneta comunitaria, da 5 e quella intermedia da 20 euro, riconoscibile dalle tonalità rosse (o tendente a tale colorazione) e dalle tracce di architettura di tipo spiccatamente romanico.

Per molti anni abbastanza snobbate nella loro forma collezionistica, questo è spiegabile prevalentemente dalla loro presenza molto comune, come del resto le altre banconote da piccolo e medio taglio, che identificano qualcosa di estremamente diffuso. Però i collezionisti hanno iniziato ad apprezzare parecchio le varianti più rare, che bisogna imparare a riconoscere?

Le banconote da 10 euro più rare

Come fare? Essendo tutte sostanzialmente uguali, eccezion fatta piccoli dettagli nel codice seriale (la prima lettera di ogni banconote identifica infatti la nazione di provenienza all’interno dell’area Euro, ad esempio per l’Italia la seconda serie delle banconote è identificata dalla lettera S), è proprio il numero di serie a fare la differenza, ecco quali sono le 10 euro più ricercate:

  • Le banconote con codice continuativo, ossia quelle con tutta o una parte che segue il progressivo aumento o decrescita dei numeri, ad esempio S567890… oppure S012345… che possono valere fino a 100 volte il valore facciale se le cifre sono tutte in ordine
  • Le banconote con il seriale composto da poche cifre, quelle che hanno solo 2 o 3 cifre valgono fino a 40 volte il termine facciale

Vanno anche tenuti i considerazione i rarissimi pezzi Specimen, ossia le banconote da 10 euro (e non solo) della categoria Campione, vale a dire tutti quegli esemplari che semplicemente, non sono stati realizzati per la grande diffusione ma per motivazioni più “pratiche” ed esempio dei veri e propri pezzi di prova particolarmente ricercati.

In particolare quelli della 1° serie, realizzati nei primi anni 2000, sono molto amati e considerabili effettivamente tra i più rari in senso assoluto, con valutazioni che vanno dai 400 per un pezzo in ottimo stato fino ad 1500 per quelli mantenuti al pari di un pezzo fresco di stampa, elemento particolarmente ricercato in ambito effettivo perchè sono stati pezzi realizzati solo in poche migliaia di unità.

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