Vecchi gettoni telefonici possono possedere un valore intrinseco di tipo collezionistico e storico ma anche di tipo economico, quindi potenzialmente possono essere venduti con una certa facilità anche con l’apporto di Internet, che corrisponde ad una vera e propria “finestra” sul mondo ed apre ottime possibilità. Prima di vendere i nostri vecchi gettoni è utile capire quali sono quelli che valgono di più.
Anche se apparentemente simili a monete, talvolta anche utilizzati in modo simile, i gettoni telefonici pur condividendo parzialmente la forma, hanno avuto una funzione molto più specifica e particolare ossia essere il “contante” da utilizzare al posto del vero denaro, per alimentare ed avere accesso alle telefonate, naturalmente in condizioni come le cabine telefoniche o i telefoni pubblici.
Gettoni telefonici di tutti i tipi
Cosa determina il valore di un gettone? E cosa rende uno più “valevole” di un altro? Come per altri oggetti oramai divenuti parte del contesto vintage, anche i gettoni sono classificabili in vari metodi, anche se quasi tutti di quelli ancora esistenti possono sembrare tutti uguali. In realtà la classificazione in base all’epoca è abbastanza semplice.
Quasi ogni gettone coniato dagli anni 50 in poi presenta un modello condiviso da ogni parte del paese, ricordando che i gettoni non sono stati emessi dalla Zecca di Stato o da una singola entità simile bensì da vari esercizi disposti in tutta Italia, attraverso stabilimenti produttivi. Tutti questi recavano quattro cifre su uno dei lati e presentavano dimensioni analoghe.
Quali valgono di più?
Solo quelli più antichi, ossia creati prima della seconda guerra mondiale sono decisamente diversi, proprio perchè sviluppati da enti non ancora unificati, e per questo sono ancora più ricercati e rari sia nelle dimensioni che nell’aspetto ma anche nel colore che può indicare anche una lega metallica diversa. Quali sono gli esemplari più remunerativi?
- I Gettoni Stipel di fine anni 20, sicuramente molto rari emessi in poche migliaia di unità in zinco ( fino a 150 euro) oppure ottone / alpacca (fino a 80 euro)
- I gettoni Timo degli anni 30, valutazione fino a 50 euro
- I gettoni Teti realizzati in alluminio con il grosso Logo ed hanno un valore variabile tra i 15 fino a 200 euro a seconda dello stato
Particolarmente interessanti anche i gettoni SET, creati presso lo stabilimento di Napoli a partire dagli anni 30, questi sono di colore dorato, riconoscibili dalla forma “a stella” della sezione interna che è anche il loro di questo stabilimento. Un esemplare vale tra i 50 ed i 150 euro a seconda dello stato di conservazione, che difficilmente supera il “buono.
Anche i gettoni più recenti hanno un valore che però non è molto elevato in quasi tutti i casi, ad esempio quelli più vecchi oppure quelli che effettivamente mostrano qualche particolarità, come simboli particolari, errori di conio oppure un colore diverso dagli altri. Difficilmente però i gettoni comuni quelli con quattro cifre, valgono più di 30 euro a pezzo.