Siamo ormai agli sgoccioli del 2024, e un cambiamento che sicuramente attendiamo per capire la reale evoluzione dei fatti è quello del Servizio Elettrico Nazionale (SEN), il fornitore di energia legato al mercato tutelato. Una novità che è già in atto, a dire la verità da diversi mesi, ma che troverà il suo totale adempimento solo alla conclusione di questo anno. Rappresenta un vero e proprio passaggio per il mercato libero dell’energia, come stabilità dall’Unione Europea.
Ma cosa significa tutto questo movimento verso la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica? Sicuramente avremo modo di optare per scelte personali e non dovremo più sottostare alle tariffazioni e alle regole di una sola azienda. Ma vediamo di capire meglio cosa succederà e perché è avvenuto questo cambiamento così importante.
Cos’è il SEN e perché chiude?
Con il SEN in Italia si gestivano le tariffe sull’energia elettrica, dando modo di avere a che fare con un mercato tutelato: in pratica in questo modo si disponeva di un sistema regolato dallo Stato in cui le tariffe dell’energia elettrica sono stabilità dall’ARERA, ovvero l’autorità di regolazione per energia reti e ambienti.
Tuttavia, dall’Unione Europea è arrivato ben presto l’invito all’Italia di adeguarsi a quello che succede in tutti gli altri Stati membri, ovvero di abbandonare il mercato tutelato, perché è considerato una minaccia per la libera concorrenza e l’innovazione, minando anche la libertà di scelta dei clienti, che sono costretti a sottoscrivere delle tariffe fisse. Dopo un periodo di lunga attesa, a partire dal 10 gennaio 2024 è iniziato un lentissimo avvicinamento al mercato libero, con l’ufficialità della chiusura del SEN a partire dal nuovo anno.
Cosa cambia per i consumatori e cosa bisogna fare?
Il passaggio al mercato libero significa che ogni consumatore avrà la possibilità, e l’obbligo di scegliere un nuovo fornitore di energia. Questo potrebbe sembrare complicato, ma in realtà vi permetterà di avere cognizione della semplicità con cui seguire questo iter. Ecco quindi cosa succederà ufficialmente a partire dal primo gennaio 2025, quando tutto sarà cambiato e SEN ormai solo un ricordo:
- se non fai nulla, ti verrà assegnato un fornitore default
- più concorrenza significa disporre di un numero altissimo di offerte
- attenzione alle trappole: perché non sempre costi bassi, significa essere al sicuro; per questo è importante leggere attentamente i contratti, controllando costi fissi e variabili, e verificare eventuali penali in caso di recesso anticipato.
Sicuramente questo nuovo scenario ci permette di guardare al mercato libero come un’opportunità, ma può diventare una sfida per cui non è abituato a confrontare offerte e a leggere contratti complessi. Nel complesso si annoverano solo vantaggi, perché del resto il rischio principale è relativo solo alla possibilità che si presentino delle offerte poco chiare, poco trasparenti e molto più costose.
E’ chiaro che in tutto questo si apre un nuovo capitolo, volto all’acquisto dell’energia, benché sia necessario guardare al mercato libero come un mondo a cui prestare notevoli attenzioni per poter scegliere con consapevolezza l’opzione più valida e vicina alle nostre esigenze, onde evitare di finire vittima di truffe o costretti a pagare qualcosa di diverso rispetto a quanto ci si aspettava.