Attenzione, ecco le banconote dell’euro che non avranno più valore: lista

L’euro nelle sue banconote sta nuovamente cambiando, sviluppandosi in una serie di elementi che costituiranno la 3° serie della carta moneta concepita per essere impiegata da tutti i paesi dell’Eurozona, Italia inclusa, naturalmente. Ma esistono banconote del “vecchio corso” che non avranno più un effettivo valore? Lo esamineremo proprio in questa sezione.

Nel corso della storia delle valute europee, lira inclusa, sono state molte le varianti di carta moneta che sono state effettivamente sostituite da altre più moderne, questo è accaduto soprattutto per preservare una buona resistenza ad elementi come la contraffazione, non a caso più sono moderne le banconote maggiori sono le metodologie anti replicazione.

Vecchie e nuove banconote

L’euro è pronto ad entrare nella sua terza fase, dopo la prima e la seconda serie, rispettivamente distribuite dal 2002 e dal 2012, in maniera progressiva: le banconote delle due serie ad oggi attive sono in qualche modo collegate dalle stesse dimensioni e stile identico tra i vari esemplari ma sono diminuiti i “tagli” da 8 a 7, in quanto la 500 euro non viene più stampata.

L’obiettivo della BCE, ossia la Banca Centrale Europea è molto chiaro, ossia quello di eliminare quanto possibile la circolazione di banconote dall’elevato potere d’acquisto in virtù di circolazioni maggiormente semplici da tenere sotto controllo. L’idea di tenere meno attive banconote dal grande taglio si tradurrà in una maggior produzione di esemplari dal piccolo e medio taglio nei prossimi anni.

Cosa cambierà

La terza serie delle banconote europee vedrà probabilmente la produzione a partire dal 2026 questo porterà nuovamente ad un cambio graduale con i pezzi di nuova tipologia che andranno a sostituire quelli precedenti, un po’ come è accaduto finora. Questo però non dovrebbe portare le vecchie banconote a non essere più accettate, pur avendo alcune ripercussioni:

  • Come nel caso dei pezzi da 500 euro oppure le banconote della prima serie, la loro validità è assicurata senza scadenza in futuro
  • Esemplari dall’elevato valore facciale potrebbero non essere più prodotte

E’ il caso ad esempio della banconota da 200 euro che pur essendo relativamente poco diffusa potrebbe avere la medesima sorte di quella da 500 euro, prevalentemente impiegata per grossi spostamenti di denaro, che i vari stati preferiscono tenere maggiormente sotto controllo con l’utilizzo di pagamenti tracciabili con più facilità come quelli elettronici.

Naturalmente tutto sarà più chiaro nel momento in cui la terza serie delle banconote comunitarie verrà ufficializzata sia concettualmente che fisicamente, anche se come detto l’intenzione è chiara: non abbandonare il denaro fisico ma direzionarlo verso un utilizzo più facile da controllare da parte delle istituzioni soprattutto per le nazioni, come l’Italia, dove il mancato controllo genera problemi.

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