Sono molteplici, e ancora aperti, i dibattiti che hanno riguardato il Canone Rai, almeno da quando il pagamento di questa tassa sul possesso della tv è stata inserita all’interno della bolletta dell’energia elettrica, un’azione questa considerata dall’Unione Europea illegittima nei confronti degli utenti; una posizione che tra l’altro è stata ampiamente sostenuta anche dalle associazioni dei consumatori.
L’Italia, di fronte alle pressione europee, aveva mostrato l’intenzione di eliminare il pagamento del Canone dalla bolletta dell’utenza elettrica, ma avviando una riduzione graduale dell’importo da 90 a 70 euro e infine con la totale eliminazione, ma solo dopo aver trovato come recuperare questo pagamento. Ma cosa è successo in realtà? Vediamo di capirlo.
Evoluzione recente del Canone Rai
Nel 2024, il Canone Rai ha subito un’importante riduzione da 90 a 70 euro, come era stata la promessa fatta all’UE. L’obiettivo era tentare di eliminare la tassa dalla bolletta della luce in modo graduale, ma riducendo anche il carico fiscale, che il governo italiano riteneva già ampiamente ridotto grazie alla dilazione della tassa in dieci mensilità: ovvero 7 euro al mese per 10 mesi.
Tuttavia, se questa misura doveva essere un modo per aspettarci un’eliminazione della tassa in questione, a partire dal 2025 si verificherà addirittura un ulteriore rincaro che porterà la cifra nuovamente a 90 euro, annullando tutte le promesse e i parziali miglioramenti in questo senso. Il motivo principale è legato ad esigenze di bilancio, ovvero che il servizio pubblico radiotelevisivo richiede finanziamenti adeguati per garantire una programmazione di qualità, per cui è necessario riportare la tassa a 90 euro annuali.
Le modalità di pagamento
Nonostante le discussioni sull’opportunità di separare il Canone Rai dalla bolletta elettrica, per il 2025 il pagamento della tassa italiana più discussa e odiata resterà addebitato in bolletta, senza alcuna variazione, rispetto all’anno in corso. L’importo di 90 euro tornerà ad essere sottratto in 10 rate mensili di 9 euro ciascuna, addebitate da gennaio a ottobre. Resteranno esentati:
- anziani over 75 con reddito basso
- chi non possiede apparecchio televisivo
- forze dell’ordine
Il nuovo rincaro del Canone Rai, che non rispetta quanto dichiarato all’Ue fino a tutto questo 2024, ha riaperto nuovamente i dibattiti, infervorando gli animi degli italiani, ma anche il pensiero delle associazioni dei consumatori, che si sono subito mobilitate per avere delle spiegazioni a riguardo. Ad aprire il dibattito è stato Codacons, che ha previsto che il ritorno del canone a 90 euro, vuol dire andare a gravare sul bilancio complessivo delle famiglie italiane per un totale di 420-430 milioni di euro nel 2025.
Al momento, l’unica cosa che possiamo sperare avvenga è che per il futuro si stabilisca quale sia il mezzo più opportuno e immediato affinché la tassa sulla tv venga acquisita in modo differente, rispetto all’addebito sulla bolletta della luce, che resta, ancora oggi, un tipico intervento illegittimo, come sostenuto anche dalla Comunità Europea.