Strutturalmente indigeste a tutti ma necessarie per il funzionamento dello stato le cartelle esattoriali indicano qualcosa di fortemente legato ad uno dei problemi tipici di ogni paese, ma che al tempo stesso compromettono diverse fasce sociali, in particolare ogni anno sono modificati alcuni fattori attraverso la Legge di Bilancio, obbligatoria entro la fine dell’anno.
La legge di bilancio è estremamente importante ed impatta di fatto sui costi dell’anno successivo, in una forma di “piano delle spese”, condizione che va ad impattare sia sugli importi delle tasse ma anche sull’esclusione delle stesse attraverso la rottamazione. La Legge di Bilancio è oramai prossima (deve essere ufficializzata entro fine 2024), quindi cosa può accadere?
Cosa cambia
Molto importante il tema scaglioni IRPEF, che definiscono le fasce di reddito e le percentuali di imposte IRPEF legate, dal 2023 gli scaglioni sono stati ridotti a 4 a 3, comportando quindi una semplificazione da parte dello stato ma “spezzando” ancora di più un equilibrio tra chi guadagna di meno e di più. Per questo motivo una modifica del genere è molto importante.
Per il 2025 non è stata ancora, per il momento, acqusita una decisione, la volontà è quella di mantenere i 3 scaglioni però abbassando quello “centrale” per i redditi annui compresi tra 28 mila euro fino a 50 mila euro, attualmente a 35 % portandolo però ad un 33 %. Modifica per ora non confermata e che potrebbe naufragare, mentre confermate altre novità.
Novità
Come la detrazione per i lavoratori dipendenti che hanno un reddito fino a 15 mila euro, potranno usufruire anche della “no tax area” ossia della detrazione totale per i pensionati che hanno un reddito fino a 8500 euro annui. Aumentate, almeno virtualmente (il tutto è ancora da ufficializzare quindi “da farsi” entro la fine del 2024) le possibilità di rateizzare le imposte non pagate:
- Fino al 2024 infatti il numero massimo di rate per pagare le imposte risulta essere di 72
- Se tutto venisse confermato, per il 2025 le rate potrebbero essere aumentate portando quindi ad un dilazionamento fino a 10 anni e 120 rate
Molto sentito invece il contesto della cancellazione o meglio la rottamazione delle cartelle esattoriali entro un determinato tipo di reddito delle imposte che sono state comunicate entro gli ultimi 5 anni, soprattutto per chi è come detto al di sotto di soglie di reddito. Questo serve anche a ridurre lo sforzo dello stato nel richiedere il pagamento di imposte da parte di chi molto probabilmente continuerà a non pagare.
Tutte le informazioni tuttavia fino agli ultimissimi giorni di dicembre 2024 vanno considerate come “temporanee” seppur probabili: la Legge di Bilancio è sempre tra le più discusse e complicate, in grado anche di far incrinare rapporti politici nella stessa maggioranza, quindi ogni ufficialità certa fa specificatamente riferimento a questo concetto.