Il trifoglio corrisponde ad una delle più diffuse piante erbacaee “da prato” estremamente resistenti anche alle intemperie e legate alla simbologia del quadrifoglio (che identifica una grande rarità). La semina del trifoglio è apparentemente semplice perchè non richiede il caratteristico “pollice verde” quindi particolari capacità ma deve essere effettuata nel modo giusto ma anche nei tempi adatti.
Il trifoglio corrisponde spesso ad una scelta estremamente caratteristica ed ha una buona durata nella fioritura anche se molti lo preferiscono proprio per la forma impossibile da confondere rispetto ad altri tipi di piante erbacee. Anche il trifoglio soprattutto se coltivato in un prato ha bisogno di alcune specifiche ma non impossibili attenzioni.
Seme da prato
Si tratta di una specie ocnosciuta come Trifolium, il nome latino evidenzia bene la struttura proprio con tre foglie di quella che è una famiglia e non un’unica specie. La forma più comune è biennale o anche annuale, e non necessita di una semina particolarmente specifica dal punto di vista della tempistica: il periodo ideale non è in piena estate ma dalla seconda metà di marzo fino alla fine della primavera.
Può essere anche portata avanti immediatamente con la fine del caldo torrido, ma anche entro la metà di settembre. In questo modo potremo dare al trifoglio di germinare e prepararsi adeguatamente per i freddi invernali. Pur trattandosi di una specie duttile ha diversi elementi da considerare che passano inevitabilmente dal periodo che anticipa la semina.
Cose da sapere
Il trifoglio cresce velocemente se in condizioni di clima mite, leggermente soleggiato e non ha bisogno di un particolare terreno. Importantissimo però è considerare l’apparato stagnante in quanto il trifoglio come altre specie simili di tipo erbacee impiegate come prato, soffrono tantissimo i terreni zuppi, al tempo stesso soprattutto durante la germinazione ha bisogno di tanta umidità.
- Per evitare di abbattere i trifogli prima della crescita dobbiamo sviluppare un terreno ricco di sabbia fine soprattutto nella parte inferiore
- Bisogna preventivamente rastrellare, zappettare, seminare e, aggiungere terreno e nuovamente rastrellare
Importante considerare come non adatta la semina manuale, conviene sempre utilizzare un apposito strumento che è concepito per distribuire equamente i semi, attraverso un carrellino. Se vogliamo ottenere un prato rigoglioso conviene miscelare altri semi da introdurre nel prato oltre ai trifogli, ed in particolare nella prima settimana il terreno può necessitare di irrigazioni costanti.
La soluzione migliore è “aspettare che piova”, attenzione inoltre alle malerbe: non è una buona idea utilizzare dei diserbanti che sarebbero in grado facilmente di danneggiare anche il trifoglio. Dobbiamo semplicemente eliminare a mano ogni forma di crescita che non è quella a noi gradita.
In 2 settimane i trifogli se in condizione di ambiente soleggiato possono già crescere adeguatamente.