Conservare una rosa naturalmente parlando è un’impresa che può avere effetto solo per un numero limitato di giorni al massimo, a meno che non propendiamo per il metodo di conservazione, anzi per i vari metodi che sono messi a disposizione riguardo quello che sono probabilmente i fiori maggiormente simbolici in senso assoluto.
Come conservare una rosa nel modo migliore possibile? La conservazione dei fiori freschi e recisi costituisce un ambito ricercato da sempre, visto che i fiori hanno un enorme peso culturale e comunicativo. La bellezza delle rose in particolare appare effimera e destinata a svanire dopo poco tempo…a meno che non facciamo ricorso ad alcuni dei più conosciuti metodi di conservazione.
Conservazione della rosa
Tutti i fiori freschi se recisi e quindi raccolti sono sostanzialmente destinati a perire dopo poco tempo, ma è un processo che può essere rallentato anche in modo considerevole se impariamo a comprendere le necessità, in questo caso di una rosa: generalmente queste se recise sono vendute con una sorta di protezione in carta stagnola sul gambo.
Dobbiamo tenera in acqua ma dopo aver rimosso ogni forma di carta posta durante il trasporto, facendo attenzione che la parte del gambo risulti non essere stata tagliata perpendicolarmente (ossia “-” ) quanto piuttosto in senso obliquo, quindi così “\”. Questo tipo di taglio impiegato anche nelle potature favorisce l’assorbimento di nutrienti. L’acqua va cambiata ogni 2 giorni al massimo.
Guida definitiva
Se vogliamo conservare la rosa molto più a lungo possiamo seccarla, anche con metodi molto casalinghi, il più semplice ed immediato, che però richiede alcuni giorni, basta in questo caso trovare una posizione nella casa quanto meno battuta dalla luce ma anche dalle correnti d’aria, almeno per 7-10 giorni ( a seconda del clima).
- Dobbiamo quindi eliminare e non far rientrare l’umidità quanto meglio possibile tenendo le rose appese a testa in giù come detto in luoghi ben lontani da ambiti “movimentati”
- Alternativamente possiamo usare la sabbia come quella marina per disidratare il fiore in un contenitore dove i fiori possano restare per 10 giorni almeno completamente ricoperti
Al posto della sabbia va bene qualsiasi altro elemento simile come anche la farina di mais. In entrambi i casi le rose vanno estratte e poi va applicato su tutta la loro superficie (alla fine della procedura è consigliato tagliare parte del gambo) della lacca oppure un fissante dedicato di tipo spray, così da ricoprire il fiore in maniera totale.
Anche il metodo, decisamente più lungo, del libro può essere utile per conservare una rosa, anche se è meglio impiegare un libro di valore non cospicuo, che sia anzi più “spesso” possibile. Basta piazzare un paio di fogli di carta assorbente per lato e poi lasciarvi il fiore per almeno una decina di giorni in un luogo secco.