Come innaffiare il bonsai? Ecco la risposta dell’esperto

Il bonsai è una delle forme d’arte più particolari e raffinate al mondo, capace di unire insieme la coltivazione delle piante con la scultura. Si tratta di una pratica originaria del Giappone, patrimonio culturale della nazione che è andata espandendosi oggi un po’ in tutto il mondo. Questa pratica richiede cure e attenzioni particolari, in special modo per quanto riguarda l’irrigazione delle piantine.

Innaffiare correttamente un bonsai non soltanto contribuisce a mantenere la pianta sana e in salute ma influisce direttamente anche sulla sua bellezza estetica e sulla longevità; è importante trovare il giusto equilibrio, evitando di innaffiare troppo o, al contrario, troppo poco. Comprendere le necessità del nostro bonsai è uno dei requisiti essenziali per garantirgli una crescita ottimale.

Quanto, e quando, innaffiare il bonsai

La frequenza di irrigazione di un bonsai non segue una regola fissa e precisa; dipende tutto dal tasso di umidità del terreno. Il modo più facile e veloce per capire quando è il caso di innaffiare è usare un dito, poggiandolo sul terreno; se il terreno è asciutto sino ad un centimetro di profondità, allora è il caso di innaffiare.

Dovete sempre evitare di lasciare il substrato del bonsai asciutto per troppo tempo, poichè in questi casi le radici tenderebbero a soffrirne (tuttavia è vero anche il contrario, in quanto un eccesso di umidità potrebbe farle marcire). Ricordate di innaffiare più frequentemente soprattutto quando fa molto caldo, e meno frequentemente d’inverno quando invece c’è più umidità.

Le tecniche per una corretta irrigazione

Per quanto riguarda il modo in cui innaffaire i bonsai è bene ricordare che esistono diversi metodi che possiamo considerare ma uno dei più efficaci è sicuramente quello tramite annaffiatoio. Questo deve essere particolare e cioè avere un beccuccio sottile che vi permetterà di bagnare il substrato in modo uniforme ma senza smuoverlo troppo. In alternativa potete utilizzare questi altri metodi:

  • innaffiare tramite nebulizzazione
  • immersione
  • irrigazione fogliare

Alternativamente all’innaffiatoio con beccuccio potete usarne uno con nebulizzatore; anche in questo caso potete irrorare le piante alla base senza però rischiare di smuovere il terreno sopra le radici, scoprendole. Si tratta di metodi efficaci e perfetti per tanti tipi di piante particolarmente delicate, evitando così rischi o problemi alle radici.

Un altro metodo molto efficace è l’immersione, che consiste nel prendere la piantina e immergerla con tutto il vaso all’interno di una bacinella sufficientemente capiente per alcuni minuti. Una volta fatto potete tirarla fuori e lasciarla sgocciolare fino a quando non rimane soltanto l’umidità intrappolata nel substrato (perfetta per i bonsai con terreno compatto). Infine potete applicare l’irrigazione fogliare, ovvero nebulizzare dell’acqua direttamente sulle foglie, valido per le piante che amano molto l’umidità alta.

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