Prendersi cura di un bonsai Ginseng è un’esperienza piuttosto gratificante, perché si tratta di un tipo di mini-pianta che non richiede grandi cure, ma alla quale è comunque dedicare del tempo, optando per uno studio attento al fine di averne una conoscenza adeguata che serva per garantire salute e bellezza.
Con il suo tronco robusto e le radici che sembrano scolpite, infatti, il bonsai Ginseng è una varietà di ficus, originario delle regioni tropicali dell’Asia ed è anche apprezzato per la sua resistenza e capacità di adattarsi facilmente a diversi ambienti. E’ praticamente la pianta ideale sia per chi è alle prime armi che per gli esperti. Ecco come curarlo.
Conosciamo nel dettaglio il bonsai Ginseng
Noto anche come ficus ginseng, questo tipo di bonsai è una delle piante più apprezzate dagli appassionati di giardinaggio ma rivolto chiaramente alla cura dei bonsai. E’ bello e unico e ha come caratteristica predominante tronchi nodosi e radici prominenti, che si intrecciano, creando un aspetto scultoreo e affascinante. Si chiama ginseng, perché le sue radici assomigliano incredibilmente a quelle della pianta di ginseng.
In natura, il ficus poi può crescere come un albero imponente, ma grazie alle tecniche bonsai, viene mantenuto in dimensioni ridotte, perfetto per gli ambienti di casa, dove di solito si trova e viene preferibilmente collocato. E’ anche facile da curare, non richiedendo grandi attenzioni, fatta eccezione di alcuni particolari cure.
Cosa serve per curare questo bonsai?
Quando decidiamo di iniziare a curare e prenderci cura di un bonsai come questo, che è particolarmente elegante e non richiede grandi attenzioni, dobbiamo sempre considerare che si tratta di un bonsai, quindi un albero in miniatura in relazione al tipico albero che in natura ha dimensioni normali e richiede di alcuni passaggi particolare. Ecco come devi procedere:
- dove posizionare il bonsai ginseng: scegli un luogo soleggiato, ma non sotto la luce solare, che potrebbe bruciare le foglie. Posizionalo vicino a una finestra luminosa, esposta ad est, con una temperatura tra i 16 e i 24 gradi.
- come annaffiare: perché il bonsai non tollera la siccità nè i ristagni d’acqua. Quindi valuta sempre di volta in volta la condizione delle terreno, optando per annaffiarlo almeno una volta a settimana. Se lo senti asciutto, inserisci due dita nel terreno e se oltre i 2 cm resta asciutto, allora dai acqua. Altrimenti, aspetta
- quando potare: di solito durante il periodo di riposo vegetativo, tagliando con cura i rami che crescono storti o che compromettono l’estetica del bonsai.
- che terreno scegliere: serve un substrato ben drenante per evitare ristagni di acqua, causa di marciume. Opta per una miscela di terriccio per bonsai, sabbia e akadama (una specie di argilla granulare) sono il giusto equilibrio
Una cosa che non devi mai trascurare è sicuramente la concimazione, che serve per mantenere il nostro bonsai Ginseng in salute e per favorirne la crescita rigogliosa. Utilizza sempre un concime specifico per bonsai, seguendo sempre dosi consigliate nella confezione di riferimento del concime che acquisti e intendi usare Di solito si procede in primavera e in estate ogni due settimane, mentre in autunno e in inverno è meglio farlo una volta al mese.
Curare un bonsai ginseng richiede impegno solo per ottenere un risultato che duri a lungo senza grandi sforzi di recupero della pianta. Con il giusto equilibrio, è infatti possibile godere di una pianta in grado di regalare bellezza e decoro alla tua casa, mostrandosi come simbolo di serenità e di magnificenza.