Le ciliegie fanno bene al colesterolo? Scopri cosa sapere

Amate da tutti o quasi le ciliegie fanno anche parte degli alimenti che non sono solo buoni ma che “fanno bene” anche al colesterolo, e quindi possono avere una concreta utilità anche per ridurre i livelli di questo particolare lipide, che identifica una problematica seria e molto comune per tante persone. Ma cosa bisogna sapere in merito?

Le ciliegie infatti sono amate particolarmente per la loro ottima capacità di lasciare una sensazione di gusto decisamente unico, e fin dall’antichità la loro coltivazione, mediamente complessa rispetto ad altre piante da frutto, al punto che ancora oggi la richiesta in aumento genera prezzi mediamente alti ed in aumento. A cosa fanno bene le ciliegie?

Fanno bene?

Ciò che rende le ciliegie molto amate è ovviamente il loro sapore che è molto deciso e distinguibile ma anche il loro apporto nutrizionale che si lega effettivamente bene con buona parte dei regimi alimentari conosciuti e sfruttati: hanno un buon apporto di fibre naturali sia solubili che insolubili, ed un apporto calorico decisamente basso, meno di 40 per 100 grammi.

Notevoli anche alcune presenze in quello che sono dei frutti considerabili “drupe”, come l’acido malico, che migliora l’attività del fegato comprensibilmente aiutandolo a gestire meglio l’apporto del glucosio (per questo motivo, in quantità non eccessive possono essere consumate anche da chi soffre di glicemia alta e diabete), oltre ai polifenoli.

Contenuto nutrizionale

Questi elementi assieme ad altri riconosciuti come potassio e magnesio, e le già citate fibre, aumentano in modo importante la capacità del nostro orgnaismo di ridurre la pressione legata al colesterolo in eccesso, che è una delle più comuni cause o ambiti critici che certificano problemi di circolazione sanguigna, oltre ad avere altri specifici “poteri”.

  • La loro capacità antinfiammatoria è riconosciuta ed apprezzata
  • La presenza di varie vitamine come la C rappresenta un utile risorsa contro i malanni e potenzia il sistema immunitario

Quante ne possiamo mangiare al giorno? Generalmente una persona sana, con livelli di glicemia non oltre la media può consumarne anche oltre una 15ina al giorno che identificano anche un apporto considerabile sufficiente per tutti gli elementi che contengono questi frutti in termini di fabbisogno effettivo. La presenza di fibre però sconsiglia un abuso delle ciliegie se soffriamo ad esempio di stitichezza.

Interessante il consumo delle ciliegie in ottica dello sviluppo di miglioramento del sonno grazie al loro potere di sviluppare melatonina, che certifica il senso di rilassamento pre sonno in maniera naturale. Come detto le ciliegie sono sicure e per questo rientrano tra gli alimenti definiti come superfood, ovviamente non sono così a buon mercato come altre varietà di frutta.

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