Chi soffre di glicemia alta si convince spesso che la frutta sia fra gli alimenti da eliminare dalla sua dieta. Liquidata troppo facilmente come cibo zuccherino, la frutta viene considerata alla stregua dei dolci, delle farine raffinate, del cioccolato. Niente di più sbagliato. Gli zuccheri presenti nei frutti non sono “liberi”, cioè non sono zuccheri aggiunti.
La frutta contiene il fruttosio, un tipologia di zucchero meno nociva per le persone affette da diabete di tipo 2. Questo non vuol dire che possa essere mangiata in abbondanza senza temere dei picchi glicemici. Ci sono frutti con un alto carico glicemico, ossia con una quantità di zuccheri significativa, e quindi da evitare, e frutti con un carico glicemico moderato.
Glicemia alta e frutta: alcuni consigli utili
Soffrire di glicemia alta non vuol dire mettere al bando tutta la frutta, perché considerata zuccherina. I frutti possono essere mangiati anche dai diabetici, ma con le dovute cautele. Ci sono delle varietà contraddistinte da un indice glicemico elevato, e quindi responsabili di pericolosi impennamenti del glucosio nel sangue, e altre tipologie di frutti meno rischiosi in tal senso.
Anche le dosi consumate possono fare la differenza. Secondo gli esperti di nutrizionismo che deve tenere sotto controllo i livello di zucchero può mangiare tranquillamente fino a cinque porzioni di frutta contenente al massimo 15 grammi di carboidrati l’una. L’ideale sarebbe consumare la frutta con la buccia, perché ricca di fibre ed eliminare dalla dieta i succhi, la frutta secca, quella sciroppata o candita.
I 6 frutti da evitare con la glicemia alta
Chi ogni giorno a tavola deve fare i conti con la glicemia alta non può mangiare con leggerezza tutta la frutta possibile. Così come ci sono dei frutti meno zuccherini, perciò più salutari, ce ne sono altri con un indice glicemico elevato. Ecco i sei frutti da consumare con molt attenzione, perché hanno un indice glicemico compreso fra 70 e 100:
- banane mature
- anguria
- ananas
- cachi
- fichi
- datteri secchi
Questi sei frutti sono poco indicati per le persone che soffrono di iperglicemia o di diabete mellito di tipo 2. Come sempre a fare la differenza è lo stile di vita di un individuo e la dieta alimentare adottata. Chi segue un’alimentazione equilibrata, in cui non mancano fibre in abbondanza, potrà concedersi dell frutta, anche se sempre con moderazione.
Come già accennato nelle righe precedenti, l’ideale è consumare fino cinque porzioni al giorno di 15 grammi di carboidrati l’una. Un porzione equivale a un frutto di medie dimensioni, perciò a una mela, una pera, un’arancia, e due frutti di piccole dimensioni, perciò due kiwi, due susine, tre albicocche, a 14 ciliegie.